Quando una persona si affida a te da dove parti per programmare il suo allenamento?
Quali sono le tue priorità?
Il programma che prepari è a breve o lungo termine?
Con gli atleti come gestisci la situazione in season e off season?
Che tecniche di progressione utilizzi e perché?
Ma soprattutto HAI MAI PROGRAMMATO PIANI DI ALLENAMENTO A LUNGO TERMINE?

- Se sei un tecnico e hai già frequentato dei corsi di preparazione atletica e ti sei trovato in difficoltà nel leggere questi quesiti allora questo è l’articolo che fa per te.
- Se sei un tecnico ma non hai mai frequentato altri corsi di formazione sulla preparazione atletica e ti fai queste domande quando sei davanti ad un foglio bianco, allora sei capitato nel posto giusto.
- Se vuoi capire perché è importante programmare e quali sono i concetti fondamentali da seguire allora continua a leggere.
Quando si tratta di prendere a carico una persona o un atleta o un’intera squadra la prima cosa da fare è capire chi si ha di fronte. Valutazioni e test possono essere validi strumenti nelle tue mani, e lo sono ancor di più se impari a padroneggiarli con la consapevolezza di chi ha acquisito le conoscenze adeguate, in merito a tutto ciò che è necessario sapere, per gestire nel migliore dei modi la meravigliosa macchina umana.
Dopo che hai imparato ad usare questi strumenti potrai passare al resto.
Sai quali sono i punti che non devi assolutamente sottovalutare?
Ecco un rapido elenco:
- Stabilisci degli obiettivi, ma senza esagerare. Porre infiniti obiettivi è un modo per perdere il focus e ti manderà in confusione. Stabilire delle priorità sarà un buon modo per iniziare a programmare. Il mio consiglio è quello di programmare per il medio/lungo termine. ATTENZIONE, questo non vuol dire che una volta messo nero su bianco non si cambierà più una virgola.
- Sii flessibile e sempre attento. È possibile che durante gli allenamenti tu possa notare qualcosa di diverso rispetto a quanto programmato o che possa succedere un imprevisto. È proprio in questi frangenti che devi essere pronto a rivedere qualcosa del tuo programma. Se lo fai con criterio e intelligenza non ci vorrà molto tempo a rientrare e ristabilire un nuovo equilibrio affinché il programma sia ancora valido e ti consenta raggiungere l’obiettivo iniziale.
- Crea miglioramenti e sviluppi visibili nel lungo periodo. È importante che i tuoi atleti possano godere dei vantaggi di un buon programma nel lungo termine, non soltanto nel breve. Questo vale ancor di più se lavori con i giovani. Gettare le basi, dando loro una formazione ed una preparazione fisica che li renda pronti ad affrontare qualsiasi tipo di performance e soprattutto integri dal punto di vista strutturale, è ciò che di meglio tu possa fare per loro.
- Non mettere in difficoltà gli atleti. Una cosa è cercare di portarli fuori dalla loro zona di confort, un’altra è sottoporli a esercizi o tecniche troppo difficili per loro. Rischi di generare una pressione ed una tensione da prestazione non indifferente, calare la loro autostima e rischiare di compromettere l’intero programma.
- Scegli esercizi che abbiano ampia trasferibilità e ripetibilità. È fondamentale che gli allenamenti del planning siano scelti in funzione dello sport praticato dall’atleta e in funzione delle valutazioni iniziali. Stabilire le progressioni può essere un aiuto in questo. La scelta degli esercizi deve essere pensata e valutata attentamente e deve essere tale per cui l’atleta sia in grado di trarne beneficio durante la performance e sia in grado, pertanto, di trasferire ciò che ha assimilato nei workout anche in altre situazioni. Anche in questo caso devi ricordare di restare flessibile e non affezionarti troppo agli esercizi: nel caso in cui ti accorgi che è necessario un cambiamento, non aver timore di farlo in itinere.
- Punta al benessere per la performance. Non sempre “fare di più” significa “fare meglio”. Ci sono momenti in cui dovrai spronare il tuo atleta a spingere di più e altre volte in cui questo non sarà necessario. Ciò di cui devi assicurarti è che il tuo atleta stia bene e in salute. Sei tu al timone della nave, ricordalo, e devi essere tu a rendere le condizioni favorevoli per un buon approdo nel porto.
E ora probabilmente avrai soltanto più domande di prima che ti frullano in testa.
OTTIMO!!! È proprio questo che deve fare un buon coach, non smettere di chiedersi “perché” e agire nel benessere dei propri atleti.
AFI offre nei suoi corsi di formazione le risposte ai tuoi quesiti mettendo a disposizione casi studio ed esperienze decennali in vari campi della preparazione atletica.
Ricorda…la conoscenza ti consente di padroneggiare con consapevolezza ogni strumento di cui ti sei dotato.
Perciò oltre a dotarti degli strumenti necessari per lavorare con grande efficienza ed affidabilità, AFI attraverso il percorso di formazione de Le Fondamenta, ti mette a disposizione tutta la conoscenza e l’esperienza acquisita in quasi 25 anni.