Tutto è Perfetto per Te!

Sono nato in una famiglia di operai.

Il mio papà si alzava alle 2 di notte per andare a lavoro e quando andava bene riusciva a tornare intorno alle 14; nei periodi pre-festivi poi non aveva orari e spesso tornava solo per una doccia e usciva di nuovo a lavoro.

La mia mamma invece insegnava alle scuole elementari ma, dopo la nascita di mio fratello, fece una scelta in accordo con mio padre: abbandonare il lavoro per dedicarsi esclusivamente alla famiglia! Erano di certo altri tempi, ma fu una scelta importante. Ebbe mio fratello a 23 anni, e le cose da un punto di visto economico familiare erano abbastanza tranquille.

Un evento significativo, unito al fatto che papà non avesse più la forza fisica per reggere quei ritmi di lavoro, costrinse mia mamma a lavorare a 50’anni.

Io e mio fratello abbiamo sempre studiato e lavorato allo stesso tempo.

Avevo 14 anni quando in estate, nella settimana di ferragosto, mentre tutti gli altri miei amici si organizzavano per feste e festini , io lavoravo al bar del paese dove eravamo in villeggiatura in modo da accumulare un po’ di soldini per la vacanza ed anche dopo.

Grazie ai miei genitori ho avuto sempre un enorme rispetto e considerazione per il denaro ed il lavoro.

Quando chiesi al mio primo istruttore di arrivare al corpo di Stallone in Rocky III in 10 anni, ero convinto che ci volessero una serie di sacrifici fisici ed alimentari, sapevo che allenarsi in una palestra anziché in soffitta comportava  una spesa mensile. Quello che non avevo considerato riguardava quanto avrebbe inciso economicamente la mia scelta di avere quel corpo sulla gestione del mio portafoglio.

I miei si facevano in 4 per farmi sostenere l’alimentazione non facendomi mancare nulla né tantomeno accettavano il mio contributo: per loro significava non essere capaci di contribuire alla crescita del figlio, per me significava semplicemente aiutarli in qualcosa che andava decisamente oltre la richiesta insita nella crescita di un figlio. Mio fratello, che ha 7 anni in più a me, lavorava in modo più assiduo e mi ha sempre pagato la retta in palestra non facendomi mai pesare nulla.

Abbiamo iniziato insieme questo cammino ed ancora lo condividiamo: questa cosa è veramente meravigliosa per me!

Prendemmo appuntamento per il primo test sulla composizione corporea in funzione del quale il nostro istruttore (GianFranco) avrebbe programmato il nostro allenamento ed elaborato la nostra alimentazione per raggiungere i risultati sperati.

Al giorno del test avevo un berretto blu della Champion (ricordo come se fosse ieri), e GianFranco, parlandomi di quello che il programma sarebbe stato in termini di impegno in palestra e fuori mi disse che avrei dovuto fare delle scelte: sapeva che provenivo da una famiglia modesta e che Salvio (mio fratello) mi pagava la retta, che frequentare ancora le scuole superiori non mi permetteva di lavorare. GianFranco mi disse “ci saranno momenti in cui probabilmente dovrai scegliere tra un cappello di marca ed un integratore, momenti in cui dovrai rimanere a casa a riposare mentre i tuoi amici sono fuori a divertirsi, momenti in cui dovrai chiedere alla tua fidanzata di cenare a casa piuttosto che andare in pizzeria”. In quel momento mi stava passando una lezione di vita: la SCELTA!

Se VUOI veramente qualcosa devi fare di tutto per guadagnartela!

Nel weekend spesso rimanevo a casa, affinchè la paghetta che ricevevo potesse servire per le esigenze dell’allenamento. Dopo poco, vedendo i miei genitori in grossissima difficoltà economica, capì che non era giusto continuare a pesare sulle loro spalle e rinunciai alla paghetta che puntualmente, nonostante mille difficoltà, mio padre veniva a darmi ogni fine settimana. Ricordo che una volta stavamo passeggiando insieme ed io vidi delle scarpe, lui sapeva quanto mi piacessero e mi chiese di fermarci a comprarle. Significava svuotarsi completamente le tasche, ma era disposto a farlo! Io rifiutai abbracciandolo, per me quelle scarpe non erano nulla rispetto al gesto che lui aveva fatto per me ed oltretutto da quando mi allenavo la mia scala di priorità era completamente cambiata.

Invece di rimanere a casa nel fine settimana, iniziai a lavorare! Ovunque! Pizzeria, ristorante… qualsiasi momento di sosta scolastica era buono per me per cercare un lavoro temporaneo.

Volevo perseguire il mio obiettivo, volevo il corpo che sognavo e sapevo che fosse mia responsabilità provvedere a tutto ciò che questa scelta comportava.

Ci saranno momenti in cui i risultati negativi ti sembreranno dei fallimenti talmente grossi che sarai tentato dall’abbandonare il percorso che hai deciso di intraprendere e quindi rinunciare al tuo sogno.

Un mio caro amico mi ha insegnato un motto che mi porto dietro per la vita: “TUTTO è PERFETTO PER TE!”

Sai quante persone di successo hanno conosciuto il fallimento? Praticamente tutti! A cominciare da Sylvester Stallone che dovette vendere il suo cane per 40 dollari (se lo andò a riprendere appena guadagnò i suoi primi soldi per qualche migliaia di dollari), condivideva un monolocale con un solo letto insieme al fratello Frank e facevano a turno per chi dormiva sul pavimento e chi sul letto!

Sul tuo percorso capiteranno tante cose belle che ti aiuteranno a perseguire il tuo sogno con più convinzione… e fin qui è tutto semplice!

Ma incontrerai anche tantissime difficoltà, intoppi, cadrai, fallirai! E sarà in questi momenti che dovrai trovare la forza per riprendere il tuo cammino ancora più determinato di prima!

Fai le tue SCELTE e ricorda che

“TUTTO è PERFETTO PER TE”

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