Sovrappeso: condizione fisica legata ad un eccesso di peso in rapporto all’altezza dell’individuo. Con precisione il rapporto riguarda il peso espresso in chilogrammi diviso l’altezza in metri elevata al quadrato: il risultato darà l’Indice di Massa Corporea..

IMC = peso (kg)/ altezza2(m)
L’OMS ha stilato i seguenti valori medi di riferimento per valutare lo stato di un individuo:
Valori medi:
BMI | CONDIZIONE |
< 16 | GRAVE MAGREZZA |
16-18.49 | SOTTOPESO |
18.5-24.99 | NORMOPESO |
25-29.99 | SOVRAPPESO |
30-34.99 | OBESITA’ CLASSE I (lieve) |
35-39.99 | OBESITA’ CLASSE II (media) |
> 40 | OBESITA’ CLASSE III (grave) |
Converrai che attenersi a questo semplice calcolo per valutare il peso di una persona se ottimale o meno risulta poco veritiero ed affidabile. L’IMC considera infatti solo il peso totale del soggetto senza fare distinzioni di qualità tra massa grassa, massa magra, idratazione e nemmeno tiene conto dello stato metabolico della massa muscolare. Un soggetto con una massa magra molto elevata e con poco grasso, secondo questo calcolo potrebbe risultare sovrappeso. Ma attenzione!! Anche qui c’è una piccola riflessione da fare: un bodybuilder di 190cm che passa da un peso di 80Kg a 100Kg, mettendo su un bel po’ di muscoli, ma la sua forza e la sua potenza restano sempre le stesse di quando ne pesava 80, è considerato comunque in sovrappeso; la massa muscolare che ha messo è a sé stante. Le condizioni dei valori che detta l’OMS sono relative al pericolo degli stati anti-fisiologici del peso rispetto all’altezza, senza considerare tutti gli altri fattori coinvolti.
Solo un’attenta analisi metabolica fornisce indicazioni utili per la valutazione dello stato di un individuo e la sua efficienza fisiologica.
Ma qual è la causa di un sovrappeso, o addirittura di un’obesità?
Sì, mi dirai il CIBO, se una persona mangia male e non fa attività motoria, ingrassa. Questa è una delle motivazioni, è quella più immediata, quella più comune e quella più comoda.
Ma se in realtà la motivazione fosse un’altra?
Ti sei mai chiesto se mangiare male ed essere sedentario avessero portato ad altre conseguenze?
Può darsi che queste rendano il dimagrimento più complicato, e magari c’è bisogno di seguire una direzione specifica.
Tra le cause del sovrappeso può esserci il mal funzionamento della tiroide, o questa può essere una conseguenza di un sovrappeso mantenuto in maniera cronica per molto tempo.
Come può la tiroide agire sulla massa grassa determinandone un accumulo o uno consumo?
La tiroide è un organo che fa parte dell’asse ipotalamo (TRH)ipofisi (TSH)tiroide (T3 e T4). Grazie agli stimoli che partono dall’ipotalamo, passano per l’ipofisi ed arrivano alla tiroide, quest’ultima secerne gli ormoni T3 e T4. Il ritmo circadiano di questi ormoni è più alto durante la notte e al mattino per poi raggiungere livelli più bassi tra le 12 e le 21. Tra le tante funzioni che questi 2 ormoni svolgono vi sono l’azione termogenica, regolazione del metabolismo con azione anabolica e/o azione catabolica.
In breve, per azione termogenica si intende la regolazione del metabolismo basale e del fabbisogno calorico quotidiano; in riferimento al metabolismo glucidico, gli ormoni tiroidei favoriscono la glicogenolisi o la gluconeogenesi aumentando l’azione degli enzimi coinvolti nell’ossidazione del glicogeno; inoltre stimolano la produzione di grasso (lipogenesi) o la degradazione di esso (lipolisi) e regolano la sintesi proteica, provocando un aumento o una perdita di massa muscolare.
Analizziamo nel dettaglio la funzione degli ormoni T3 e T4. Questi ormoni sono composti da atomi di iodio, rispettivamente 3 e 4 per cui questa molecola è alla base del funzionamento delle azioni della tiroide.
Il T3, ovvero la triiodotironina, tra i 2, è la forma attiva, cioè quella che può penetrare nelle cellule e scatenare le diverse reazioni. L’80% del T3 circolante nel sangue deriva dalla trasformazione del T4 (tiroxina) che perde uno ione di iodio; la conversione avviene per la maggior parte all’interno del fegato. Il T3 ha una potenza più elevata del T4 ma la sua emivita è più breve rispetto al T4.
Analizziamo meglio il ruolo di questi ormoni nelle diverse funzioni:
- Azione termogenica
Gli ormoni tiroidei contribuiscono in modo fondamentale alla spesa energetica ed alla produzione di calore, regolando direttamente il metabolismo basale. Devi sapere che, in condizioni di riposo e a digiuno 1 L di ossigeno è equivalente a 4.83 kcal:
- 25% della spesa è a carico degli organi viscerali (fegato, reni, cuore)
- 10% del sistema nervoso centrale
- 10% dell’attività respiratoria
- 65% dell’apparato muscolare scheletrico.
Il consumo di ossigeno a riposo (resting energy expenditure, REE) è maggiore nel sesso maschile che in quello femminile.
Una cattiva funzione della tiroide può causare una sovraproduzione o sottoproduzione di ormoni tiroidei che possono portare rispettivamente ad un aumento del REE del 25-50% o a una diminuzione del REE del 40% circa. Nel primo caso sto parlando di IPERTIROIDISMO, nel secondo di IPOTIROIDISMO.
Gli ormoni tiroidei stimolano la Na+/K+ ATPasi della membrana plasmatica dei mitocondri portando ad un aumento della produzione di ADP nel citosol. Per cui si ha un conseguente aumento della spesa energetica giornaliera a riposo (ovvero un aumento del metabolismo basale) e un aumento dell’attività metabolica dei tessuti (cioè aumento del consumo di O2, della produzione di calore e della velocità di utilizzo delle sostanze energetiche).
- Azione sul metabolismo glucidico
Questi ormoni inducono la produzione epatica di glucosio, per cui aumenta la glicogenolisi e la gluconeogenesi e promuovono l’utilizzo del glucosio prodotto.
- Azione lipogenica e lipolitica
Causano un aumento della sintesi dell’enzima malico che porta alla sintesi di acidi grassi (lipogenesi); stimolano l’attività della lipasi ormono-sensibile portando a lipolisi ed infine stimolano la sintesi e l’ossidazione del colesterolo e la sua conversione in acidi bilari. Hanno un maggiore effetto sulla lipolisi, per cui si ha una maggior disposizione di acidi grassi pronti per essere utilizzati per produrre ATP che viene usato per la termogenesi.
- Azione sulla sintesi proteica
Agiscono sulla matrice proteica e sulla mineralizzazione dell’osso; nell’adulto, accelerano il rimodellamento osseo con effetto prevalente sul riassorbimento, infatti gli osteoblasti hanno recettori per T3. Stimolano l’ossificazione endocondrale, la maturazione dei centri epifisari e la crescita lineare agendo sulla secrezione di GH e IGF-1.
Se un soggetto sovrappeso è affetto da ipotiroidismo puoi ben capire adesso come la tiroide potrebbe aver influenzato la produzione della sua massa grassa, o viceversa se un soggetto è magro e ha difficoltà a mettere massa muscolare, potrebbe essere affetto da ipertiroidismo e quindi andare incontro a catabolismo muscolare. Usando l’AFI Metabolic Screening ottieni informazioni fondamentali sulla fisiologia del soggetto, individui la causa dalla quale provengono le sue disfunzioni ed ottieni le indicazioni precise per stabilire il suo miglior programma di allenamento, nonché le linee guida di una alimentazione a lui più consona. Quello che potrebbe sembrare un iper- o ipo-tiroidismo, potrebbe avere eziopatogenesi diverse e/o essere indicativo di una disfunzione temporanea dettata da un problema che risiede altrove.
Afi metabolic screening è l’approccio funzionale che ti permette di analizzare l’efficienza energetica del tuo cliente e capire cosa sta generando dispersioni in lui, ti indirizza direttamente all’origine del problema allontanandoti dalla distrazione del sintomo.