Non è solo una questione di progressioni e regressioni

C’è una grossa differenza se non un abisso tra il trainer di turno che sceglie un corso per riuscire ad ottenere il diploma e IL TRAINER che sceglie un corso dimenticandosi del diploma e concentrandosi sul valore formativo.

Ciò che divide queste due categorie di trainer fondamentalmente è il criterio utilizzato perla scelta della formazione:

  • Il primo sceglierà un corso.

< La cosa fondamentale è che mi rilascino il diploma, così posso lavorare e magari, perché no, con il materiale che mi danno avrò delle sequenze di esercizi belle e pronte per farmi i clienti >

  • Il secondo sceglierà un percorso.

 Ciò che più interessa a questa categoria è il contenuto. La qualità del materiale da cui studiare e da cui prendere spunto per approfondire, la qualità e la trasparenza del docente, la possibilità di mettere in pratica, la possibilità di confrontarsi e mettersi alla prova continuamente.

Ecco perché Le Fondamenta dell’Allenamento è stato pensato come percorso, ma soprattutto, ecco perché è stato pensato in tre precisi fasi. Ti ho parlato di quanto sia importante l’osservazione e ti ho detto che non era un caso che l’avessi scelta come prima fase. Oggi ti dico che non è un caso che la seconda fase preveda un periodo di assistenza.

In che consiste?

Partiamo dal presupposto che chiunque decida di seguire il percorso de Le Fondamenta sarà affidato ad un tutor disponile 24h.

È proprio a questo tutor che sarai affiancato nelle varie fasi. In particolare, nella seconda fase lo affiancherai in tutte le sue attività. Lo assisterai e al momento opportuno inizierai sempre più ad entrare nel vivo della palestra.

A che serve?

A capire che non sempre è solo ed esclusivamente una questione di progressioni e regressioni. Quelle vanno studiate e applicate sicuramente, ma soltanto con l’esperienza puoi arrivare a capire davvero di cosa ha bisogno una persona. Quando ti trovi ad allenare delle classi è possibile che una stessa regressione non sia quella adatta a due persone diverse.

Frequentare i corsi di formazione per avere accesso agli innumerevoli esercizi e alle relative regressioni e progressioni non significa che hai dei programmi in mano.

Che sia per te stesso, per un cliente o per un parente, non fare l’errore del “copia e incolla”.

Fai attenzione agli esercizi che proponi, programma con criterio e sfrutta il vero valore delle progressioni, ovvero quello di creare miglioramenti, di patterns, di stabilità, di forza ecc. Evita lo stallo e l’accomodamento, ma fallo con consapevolezza e non perché al corso ti è stata data la lista degli esercizi.

  • Tanto dopo questo esercizio viene quest’altro –

Non funziona esattamente così, non se vuoi diventare un coach, non se vuoi far stare bene le persone, non se vuoi portare i tuoi atleti ad alti livelli.

Fai anche tanta attenzione agli atleti giovani: una specializzazione troppo precoce può privarli di un alto livello di allenabilità in futuro e questo vuol dire solo una cosa, carriera out.

Specie nelle fasi di sviluppo la crescita dei tessuti ossei risulta più veloce dei tessuti molli, caricare in modo incosciente un soggetto in queste fasi può indurlo all’infortunio e può precludere, come già detto, la sua allenabilità in futuro.

Al momento probabilmente non te ne accorgi se non hai sviluppato una fine osservazione, addirittura potresti sentirti orgoglioso di ciò che è capace di fare il tuo atleta, ma a lungo andare fidati che non è funzionale.

Girano spesso video di bambini fenomeno che alzano carichi notevoli o che si danno alle alzate olimpiche. È sbagliato che un bambino impari il gesto delle alzate olimpiche o che lavori di forza? No, ma attento a gestire il carico e a far allenare soggetti simili in linea con le fasi di sviluppo che stanno vivendo. Non puoi gestire il programma di allenamento di un giovane come faresti con quello di un adulto.

Inizi a comprendere ora il senso del termine progressione e regressione?

È un discorso che non si limita al singolo esercizio, né tanto meno al breve termine.

È importante sapere come portare la signora Maria con il dolore al ginocchio a fare uno squat, conoscere ma soprattutto capire da dove è necessario che parta e con quali esercizi.

Diventa fondamentale la conoscenza degli esercizi per capire nell’immediato che modifiche attuare ad un esercizio affinché un cliente inserito in una classe di 20 persone non si senta in difficoltà.

È altresì importante capire come programmare nel lungo termine per la preparazione di un atleta e come, quando e quali progressioni o regressioni inserire.

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