Ginocchia: Crollo in valgo, una questione di instabilità. Parte 1

Senti le tue ginocchia spesso cedere o hai a che fare con persone che riferiscono difficoltà a gestire il quotidiano per effetto di una strana sensazione di scarsa solidità che riguarda l’articolazione del ginocchio?

Hai fatto esperienza in merito a più o meno evidenti crolli in valgo delle ginocchia o in generale problemi di instabilità alle ginocchia?

Allora ti sarai sicuramente interfacciato con informazioni che legano queste situazioni a debolezza del Vasto Mediale Obliquo (VMO), a problemi nei muscoli rotatori esterni profondi dell’anca o a qualcos’altro.

Una parte della risposta al problema è abbastanza semplice da individuare, mentre l’altra riveste maggiore interesse proprio per la non semplice facilità di individuazione.

Seguimi, perché voglio darti alcune dritte che possono delinearti meglio la situazione.

  1. Innanzitutto chiariamo che il crollo in valgo del ginocchio non ha nulla a che fare con il VMO. Questa informazione è totale spazzatura. Non ho quasi bisogno di aggiungere altro! Ti dirò soltanto che, dopo poche reali situazioni minacciose per l’articolazione del ginocchio, si creano i presupposti perché risulti una inibizione artrogenica del VMO e degli altri distretti muscolari che fanno capo al gruppo dei Quadricipiti femorali. Pertanto il VMO non è mai la causa che devi considerare per prima.
  2. Sono portato a dirti la stessa cosa in merito ai 6 rotatori esterni dell’anca. Immagino che se riuscissi a contrarli senza altri muscoli, cosa che non puoi, potrebbero prevenire il valgo. Magari se li alleni eccentricamente in decubito laterale (ipsilateral sidelying position), potresti avere qualche effetto positivo nel limitare gli effetti di un ginocchio valgo ma…non sono sicuro che tu possa mai sentirti determinato a dire che un muscolo o un gruppo di muscoli sono deboli a meno che tu non possa nutrirti o alzarti da una sedia. Nella tua testa non deve esistere il concetto di debolezza, ma soltanto il concetto di diversi livelli di forza. Forte o forte a sufficienza è un concetto che devi contestualizzare in relazione al compito da realizzare.

Penso che tu abbia bisogno di capire se stai spingendo grandi carichi, controllando il tuo peso corporeo, oppure ti stia muovendo in un ambiente facilitato o in condizioni di scarico.

Per esempio, se ti accorgi che il tuo ginocchio perde stabilità all’ottava ripetizione mentre sollevi un certo carico allo squat, allora la colpa è del tuo Gluteo Medio? Ne dubito. Così come dubito che tu abbia mai staccato quel carico dal rack oppure sappia veramente cosa significhi sollevare quel carico. Pertanto hai cercato di compensare in tutti i modi per controllare il movimento inficiando così le tue articolazioni.

Se metti in pratica meccanismi aberranti nella corsa, incolperai il tuo Gluteo Medio, il tuo Piccolo Gluteo o qualcos’altro che è venuto fuori dall’ultimo studio elettromiografico (EMG) che hai letto. Trovo interessante come questo faccia una differenza sostanziale. È  stato dimostrato che durante la corsa ogni volta che si batte il piede al suolo il peso sopportato dall’arto inferiore oscilli da 1,5 a 7 volte il peso corporeo in relazione alla biomeccanica del movimento.

Trovo ancora più interessante che per queste persone che adottano una cattiva biomeccanica, se tu le metti a sedere solo su un Abductor machine delle migliori linee, molti di loro riusciranno a spingere un pin molto basso. Se hai fatto delle misurazioni prima attraverso l’ausilio di queste macchine, nessuno ti dirà che quel tale muscolo è debole perché la “Kinesiologia Sovrana” ti dice che quel muscolo sta lavorando in quello specifico movimento. Oppure se puoi eseguire una miniband lateral walking, come può essere debole il tuo Gluteo Medio?

Se un muscolo ti mostra una apprezzabile produzione di forza, non può essere debole. Stiamo parlando delle stesse miofibrille, dello stesso sarcoplasma, delle stesse linee Z che si trovano nel muscolo indipendentemente che tu sia impegnato in un Abductor machine, in una miniband lateral walking, un box squat o un pistol squat.

Pertanto non credo che i muscoli possano essere mai deboli al di fuori di situazioni croniche di estremo disuso o di malattie legate all’età.

Credo che i feedback delle posizioni articolari, delle tensioni, delle compressioni e la lista può andare avanti, generino nel cervello un acuto cambiamento nella strategia motoria. Si tratta molte volte di una scelta protettiva e quindi Intrisecamente questa situazione non puoi considerarla negativa.

Un adattamento motorio non cronico può essere allenato?

Puoi sfuggire a questa situazione di apparente contraddizione?

Un allenamento orientato alla forza può essere una risposta valida. Credo fermamente che l’allenamento di forza sia la migliore risposta, ma non perché tu stia producendo così tanti cambiamenti nel tessuto muscolare per incrementare la produzione di forza. Piuttosto, credo che tu stia aggiungendo il più potente aggregato di input per imparare a ripetere una serie di strategie simili. È l’acquisizione di una nuova abilità motoria. Si tratta del Motor Learning (Apprendimento Motorio).

Se vuoi scoprire l’acqua calda esamina la letteratura che misura l’EMG in presenza di pattern motori dolorosi, il basso punteggio ottenuto viene valutato come debolezza del muscolo. Attenzione non ti sto dicendo che l’EMG è sbagliato, non discuto su ciò che legge lo strumento. Discuto su ciò che stai facendo e quanto di te lavora. L’EMG è reale ma ci presenta soltanto una parte della storia.

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