Se hai guardato qualche mio video, se hai letto qualche mio articolo, se hai seguito uno dei miei seminari, che tu mi abbia conosciuto in qualche modo o meno voglio raccontarti un po’ di me…
Sono nato nel 1981 e cresciuto quando i miti televisivi più grandi erano gli action hero più noti al mondo: Sylvester Stallone ed Arnold Schwarzenegger. Il primo è stato da sempre il mio idolo, non solo per la sua imponenza fisica ma per i messaggi che i suoi film lasciavano.
Hai mai guardato il primo Rocky? La storia di un bullo di periferia che adora il pugilato e lo pratica a livelli dilettantistici nei sobborghi guadagnandosi qualche dollaro come esattore per un boss. Rocky viene scelto casualmente per il suo soprannome “Lo Stallone Italiano” dal campione in carica dei massimi come sfidante per il titolo. Dopo una prima titubanza, accetta e si pone un obiettivo: superare le prime 3 riprese… contro il campione nessuno aveva mai retto tanto! Da quel momento si smazza come un mulo, supera la difficoltà di una condizione fisica che precaria è poco a dirsi, si mette in forma con in mente sempre la stessa vision: rimanere in piedi il più possibile! Rocky arriverà all’ultimo round e supererà ampiamente il suo obiettivo e le aspettative che tutti riponevano in lui.
La prima volta che sono entrato in palestra, dopo circa due anni di allenamento in soffitta, avevo 17 anni. Prima di iscrivermi, chiesi al mio istruttore se fosse possibile avere un corpo come quello di rocky balboa nel III episodio della saga lavorando sodo per 10 anni. Lui sorrise e mi disse: “sei il primo che mi chiede di ottenere un risultato e mi da un tempo di dieci anni per raggiungerlo; certo che si può fare!”. Non avevo esperienza, non sapevo nulla, leggevo solo riviste e guardavo di continuo i film di Stallone per fissare in modo chiaro l’immagine del corpo che avrei voluto.
Era il 1998: in 20 anni non ho mai mollato un giorno, un cm, un kg! Ho fatto scelte di studi per capire come potessero la mia esperienza e la mia futura competenza aiutare le persone a raggiungere i propri sogni (dal corpo statuario al “semplice” benessere).
Nel 2001 conobbi il mondo agonistico del body building e benchè avessi seguito con estrema cura ogni dettaglio della mia preparazione ed avessi ottenuto il massimo per quello che potevo in quel momento il risultato agonistico fu una estrema delusione: chiusi 4° ai campionati del Sud-Italia Wabba. In molti cercavano di rincuorarmi del fatto che fossi natural tra una schiera di dopati: non mi interessava nulla! Il risultato che volevo era il corpo che sognavo, non ero in competizione con tutti gli altri ma ero in competizione con me. Quando scendi in pista e tutti guidano la stessa macchina la differenza grossa sta davvero nel pilota e puoi anche sentirti in competizione alla pari con tutti; ma quando non tutti decidono di scendere in pista con gli stessi mezzi devi rimanere focalizzato sul tuo risultato e quanto questo sia lontano in positivo o negativo rispetto all’ultimo ottenuto. Quello che volevo e quello che sempre anche oggi ricerco è il mio miglior me stesso! E se il mio miglior me stesso mi porta ad essere anche meglio dei miei concorrenti tanto meglio!
Quasi 4 anni fa ho ricevuto un dono: è arrivata la mia prima figlia! Lei nacque a luglio ed io appesi il costumino a giugno! Dopo 3 anni e mezzo di stop mi sono ridato un obiettivo: ritornare ai campionati italiani nel giugno del 2019 nella migliore forma che avessi mai avuto. Quando ancora a nessuno avevo comunicato la mia intenzione ho cominciato ad allenarmi alle 5 del mattino: prima di iniziare la giornata di lavoro hai molte più energie nervose e puoi goderti davvero l’allenamento! Parlo di agosto, periodo in cui ero in vacanza con la famiglia! Al rientro prendo nota delle date del campionato e comunico la decisione credendo che le selezioni come sempre fossero in primavera. Ahimè! mi sbagliavo… e così mi ritrovo a dover entrare nella migliore forma possibile in 7 settimane. Il 3 novembre sarò su quel palco, ci sarà una gara di passaggio il 21 ottobre prima. È come un’amichevole prima della finale per me: devi sistemare la tecnica, la tattica, riprendere le misure del campo, affilare la lama e poi alla finale essere un treno in corsa.
Seguo programmi ben precisi che viaggiano sul lungo termine (giugno 2019) passando per le date che ti ho scritto sopra ed ho deciso di condividerli con chiunque nella sua vita si sia posto, si ponga o si vuole porre degli obiettivi. La mia esperienza, il mio atteggiamento, i miei programmi saranno utili a te che saprai leggere le scelte che si celano dietro i risultati. Hai letto bene: “scelte”!
Qualsiasi cosa ti dirò nelle successive pagine del mio diario sono solo frutto di scelte: non sono sacrifici!
Fino a quando sentirai di sacrificarti per aver cambiato un abitudine non otterrai mai un risultato nel lungo termine.
Se sei alla ricerca di un risultato effimero che il tempo possa cancellare, non leggere le pagine che condividerò in seguito.
Se sei tra quelli che dietro ogni risultato leggono un cambiamento, una scelta importante che può positivamente influenzare qualsiasi altro percorso allora sappi che quello che scriverò è perfetto per te!
A prestissimo!